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Barale F.lli Az. Agr. |
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INFORMAZIONI
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Ubicata proprio nel cuore del centro storico di Barolo e fondata nel 1870 da Francesco Barale, proprietario di vigneti in alcune delle zone più vocate del paese (Castellero, Costa di Rose, Preda) e di una frazione della Bussia a Monforte, l’azienda agricola Barale, oggi condotta da Sergio Barale, viticoltore e responsabile della cantina, con la collaborazione dell’enologo Stefano DellaPiana, conta su una superficie vitata di 20 ettari, di cui sette a Nebbiolo da Barolo: 4 ettari sui 6 totali del vigneto, esposto a sud ovest, per il Castellero, 35 anni di età, e un ettaro ciascuno per i cru Preda, Costa di Rose (entrambi di dieci anni) e Bussia, che formano ancora, come oltre un secolo orsono, il cuore della tenuta agricola. Tre i Barolo prodotti dunque, il Barolo cuvée annata, il Castellero, un Barolo che vuole essere comunicativo e confidenziale, capace di mettere a proprio agio chi lo beve, un Barolo stile borgognone, giocato sulla dolcezza, l’eleganza e la freschezza aromatica, e la riserva Vigna Bussia, prodotta solo nelle grandi annate, da uve provenienti da un vigneto del 1980, anch’esso esposto a sud ovest, di poco più di un ettaro. Tutti i Barolo prodotti sono d’impostazione tradizionale, e fermentano, per un periodo di media lunghezza, in tini di legno di capacità media e si affinano poi, per tre anni, in botti di rovere francese di 15-30 ettolitri in cantine sotterranee dove la temperatura si mantiene costantemente fresca, ma il cru Bussia si affina ulteriormente, alla maniera antica, dopo i primi tre anni in botte, per altri due anni in damigiane da 54 litri prima di essere imbottigliato e presentarsi in etichetta come Barolo riserva Vigna Bussia. Rigidamente tradizionalista sui Barolo, l’azienda Barale è invece aperta al nuovo e di spirito moderno su altri vini prodotti, come ad esempio la Barbera d’Alba Vigna Preda, ottenuta da uve raccolte a piena maturità provenienti da un vigneto ad alta densità e a bassa resa, dove sono presenti anche Nebbiolo e Chardonnay, affinata in botti di rovere francese per un anno, oppure il Langhe Chardonnay, da uno dei primi vigneti a Chardonnay piantato nella zona del Barolo, ad inizio anni Ottanta, a cordone speronato e con 5000 ceppi ettaro, nientemeno che a Monforte nel Vigneto Bussia. Fermentato e affinato in acciaio per esaltare la freschezza aromatica, è un vino che grazie alla particolare struttura del terreno è in grado di evolvere positivamente nel tempo e di assumere una sorprendente mineralità. Nell’economia dell’azienda sono poi importanti e completano la gamma dell’offerta anche il Langhe Nebbiolo, da uve provenienti dalla Vigna Bussia, affinato per circa un anno in botti di rovere francese da 15 e 25 ettolitri, ed i due Dolcetto d’Alba, il Costa di Rose ed il Costa Bussia, entrambi leggermente affinati in legno, ma senza sacrificare l’eleganza dei profumi e l’inconfondibile fragranza di questo vitigno. |